In questo capitolo vedremo qualche caso pratico e approfondirò alcuni quesiti che spesso ricorrono nelle trattazioni legate all’iperconvergenza.

12.1 Cluster Geolocalizzato su 2 sedi: è possibile?

Come ampiamente descritto in precedenza, nelle trattazioni relative all’iperconvergenza, tutti i numeri pari e minori di 3 non sono ben visti da questa tecnologia. Tuttavia, nel panorama aziendale italiano, dove la piccola e media azienda rappresenta il 96% della forza lavoro nazionale, occorre provare a fare uno sforzo per fornire una soluzione al problema.

Questo è il caso tipico di una piccola/media azienda interessata ad una ridondanza dei dati e delle risorse su siti differenti e geograficamente distanti.
Una possibile soluzione:

La soluzione consiste nell’uso di 2 Cluster iperconvergenti installati uno per sede.
Tra le 2 sedi sarà necessario implementare una VPN e impostare una replica asincrona tra i due cluster delle risorse (VM e CT).
In questo modo si otterrà una soluzione percorribile ed economicamente sostenibile.

12.2 Esiste l’iperconvergenza per un singolo nodo?

Leggendo i manuali dei vari framework che implementano l’iperconvergenza si possono apprezzare le varie trattazioni che approfondiscono la tecnologia anche a basso livello. Per comprendere come possa esistere un solo nodo iperconvergente, bisogna pensare all’iperconvergeza come una particolare tecnologia e non come una soluzione a una specifica problematica. Per esempio, è possibile realizzare un nodo singolo applicando l’iperconvergenza ai singoli dischi fisici all’interno del singolo nodo stesso. I singoli dischi convergeranno mediante il bus di sistema (e non mediate il networking) in un unico storage software-defined come in un sistema su più nodi.

A cosa potrebbe servire un sistema del genere?

L’unica risposta che mi viene in mente è un puro esercizio di stile che non risolve nessun nuovo problema in quanto il sistema così ottenuto non avrebbe nessun vantaggio rispetto a sistemi già ampiamente in uso da decenni.

12.3 I nodi di un cluster devono essere tutti uguali?

Una delle domande più comuni nella progettazione di un cluster, soprattutto in un contesto iperconvergente, riguarda l’omogeneità dei nodi. In altre parole, i nodi all’interno del cluster devono avere le stesse specifiche hardware e software? La risposta a questa domanda è complessa e dipende da vari fattori come l’applicazione specifica, il livello di tolleranza ai guasti, le esigenze di performance e la complessità nella gestione.

Vantaggi dell’Omogeneità

Semplificazione della Gestione: Un ambiente omogeneo è più facile da gestire. Le procedure di manutenzione, aggiornamento e risoluzione dei problemi diventano più semplici quando tutti i nodi sono identici.

Bilanciamento del Carico: In un ambiente omogeneo, il bilanciamento del carico tra i nodi è più prevedibile. Questo è particolarmente utile per le applicazioni che richiedono una distribuzione uniforme delle risorse.

Migliore Utilizzo delle Risorse: Con nodi identici, è più facile ottimizzare l’utilizzo delle risorse, poiché ogni nodo è capace delle stesse performance.

Svantaggi dell’Omogeneità

  • Costi: Avere nodi con specifiche elevate può essere costoso, specialmente se alcune applicazioni o servizi non richiedono alti livelli di risorse.
  • Flessibilità Limitata: Un ambiente omogeneo potrebbe non essere adatto per gestire carichi di lavoro diversificati che hanno requisiti molto specifici in termini di calcolo, memoria o storage.

Vantaggi dell’Eterogeneità

  • Flessibilità: Un ambiente eterogeneo consente di adattare ogni nodo alle esigenze specifiche di certi carichi di lavoro. Ad esempio, alcuni nodi potrebbero essere ottimizzati per il calcolo mentre altri per lo storage.
  • Ottimizzazione dei Costi: È possibile utilizzare hardware meno costoso per i nodi che non necessitano di alte prestazioni, riducendo così il costo totale del cluster.

Svantaggi dell’Eterogeneità

  • Complessità nella Gestione: L’eterogeneità introduce una maggiore complessità nella gestione del cluster. Ad esempio, la politica di aggiornamenti e patch dovrà tenere conto delle diverse specifiche hardware e software.
  • Bilanciamento del Carico: In un ambiente eterogeneo, il bilanciamento del carico diventa più complesso. È necessario avere un sistema intelligente che sappia come distribuire i carichi di lavoro in base alle capacità di ciascun nodo.
Cluster Iperconvergente Proxmox VE 3 Nodi
Cluster Proxmox VE 2 Nodi